domenica 10 aprile 2011

Racconto numero 17 - Nefaste conseguenze

Racconto numero 17
Nefaste conseguenze
                                                          (L'autore rimane anonimo per favorire l'imparzialità)


La strada alle spalle della drogheria era dissestata e ormai inutilizzabile. Le alluvioni e i continui scavi dettati da un’edilizia selvaggia avevano reso il terreno disagevole e disseminato di buche. Nonostante ciò, nes-suno aveva manifestato il minimo interesse a prendere qualche provve-dimento. Le proteste del vecchio Sheridan erano valse a ben poco. La contea di Wilcox non avrebbe stanziato un solo centesimo per riabilitare la strada e, per qualche oscura ragione, persino gli stessi cittadini a-vevano approvato quella decisione, sostenendo che si trattava di un in-tervento dispendioso e poco gratificante. Solo il vecchio Sheridan, pro-prietario dell’omonima drogheria da più di trentacinque anni, non era intenzionato a darsi per vinto. Il senso civico che lo animava reclamava a gran voce giustizia. Da quando era morta sua moglie, sette mesi prima, era sprofondato nell’apatia più totale; l’unica sua preoccupazione era stata quella di sopravvivere con un dato di fatto così irreversibile, quale l’assenza definitiva di Mary Elizabeth. Il resto gli scivolava addosso con indifferenza. Sheridan si era spesso interrogato sul significato della morte ed era sempre arrivato ad una stessa e insoddisfacente conclusione: agli esseri umani è preclusa la conoscenza di tale mistero. Ed infondo era inutile prendersela con Dio, perché a suo giudizio nemmeno lui ne sapeva molto di più degli uomini. Quella sera, prima di andare a dormire, pregò per l’anima pia di sua moglie e poi tornò con la mente alla strada. Era diventata un’ossessione per lui, ma promise che non avrebbe gettato la spugna fino a quando la sua insaziabile sete di giustizia non fosse stata debitamente ricompensata.
La mattina seguente, mentre serviva un cliente piuttosto esigente, Sheridan colse qualche battuta di una concitata conversazione tra due uo-mini che stavano esaminando i prodotti della vetrina all’esterno del ne-gozio.
“…ho sentito dire che nella strada si è persa una bambina.” stava dicendo il primo uomo.
“Chi te l’ha detto?” ribatté il secondo, con una certa diffidenza.
“Mio figlio. Lavora al tribunale e dice che è qualche giorno che gira voce che una bambina sia rimasta intrappolata in quella strada, ma a quanto pare ancora non è stato ritrovato il corpo.”
“Brutta faccenda.” commentò l’altro.
“Eh, già!”

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