domenica 10 aprile 2011

Racconto numero 18 L’AMORE CORRE IN RETE


Racconto numero 18
L’AMORE CORRE IN RETE
(L'autore rimane anonimo per favorire l'imparzialità)

Dalla mail del 28 maggio 2005.
- Ciao Sunshine, cosa dire alla donna che ha stravolto la mia vita? Vivo pensando a te, sei troppo bella, il mondo intero dovrebbe conoscerti per arricchirsi del tuo spirito...

Elisa, architetto di 45 anni nel maggio del 2005, sembra una donna soddisfatta, fa la libera professionista, guadagna bene, ha un fisico prosperoso e un viso interessante; è colta, comunicativa, simpatica e intelligente. Ha un marito coetaneo, di piacevolissimo aspetto, una relazione che dura da moltissimi anni senza figli, una casa di gusto. Fanno molti viaggi, anche se non troppi. Hanno anche una barca per l'estate e godono di ottima salute... Lei ha un amante con cui ha intrecciato una storia di sesso e cervello che dura da moltissimo tempo. Storia intensa e passionale. Lui  è un macho di qualche anno più vecchio di lei, primitivo ma socialmente inserito, affascinante e generoso, che le ha fatto perdere la testa... L’amante ha una famiglia che usa come una facciata di comodo dietro cui nascondersi, finché la moglie lo scopre e lo abbandona al suo destino. E a questo punto, Elisa e Matteo vanno a vivere insieme felici e contenti finché morte non li separa?
NO! Il macho rampante ha il terrore di nuovi legami ufficiali, delle responsabilità; gli piace fare sesso solo se è proibito, nel talamo ufficializzato perderebbe la vis amatoria. A questo punto Elisa decide di trovarsi un altro amante (col marito c'è un rapporto di stima, ma corroso dalla caratterialità di lui e dall'esuberanza di lei).
Ma dove? A causa dell'amante, ormai ex e del marito, lei non frequenta alcun luogo di incontro interessante… e poi tutti la conoscono... Un guizzo: una chat naturalmente. Ne ha sentito parlare dai clienti, dai figli degli amici, descritta con quel tanto di ambiguità che non ha mai avuto il coraggio di avvicinarsi, nè il desiderio...ora può farlo: è legittimata a creare il suo avatar per entrare in questo salotto virtuale, non può mica presentarsi con nome e cognome, chissà chi potrebbe incontrare oppure qualcuno potrebbe riconoscerla.
Ebbene Elisa diventa Cassandra, giusto un nick per presentarsi anche senza parlare e stabilisce la prima regola di questo viaggio: il primo screening, per eliminare una quota di possibili “cavie” è la valutazione della loro ortografia e sintassi, chi non sa scrivere non è persona da prendere in considerazione!

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