martedì 15 marzo 2011

Racconto n. 6 - C'è posta per te

Racconto numero 6
C'è posta per te
                                                     (L'autore rimane anonimo per favorire l'imparzialità)
Edimburg, 17 settembre 2005, ore 15:13.

Mary Borden sta tornando a casa dal lavoro. Un'altra giornata pesante al reparto casalinghi dei grandi magazzini. Turno dalle otto alle quindici, il peggiore per Mary, poiché a tutte le casalinghe di Edimburgo, si aggiungevano tutte le turiste di passaggio in cerca di qualcosa di esotico per la propria cucina. E oltre a tutte le donne, sembrava che anche gli uomini si fossero d’improvviso scoperti chef di rango, visto che venivano a comprare pentole e vasellame per la casa, cosa impensabile solo  pochi anni prima. Mary parcheggia la macchina, scende, e la signora Bell, la sua vicina di casa,  le si accosta.
“Buongiorno Mary”.
“Buongiorno signora Bell”.
“Volevo dirti che è passato il postino ed ha lasciato un pacco per te. Gli ho detto di lasciartelo davanti al portone di casa, per evitarti il fastidio di recarti alla posta a ritirarlo”.
“Molte grazie signora Bell, mi ha evitato un bel fastidio, visto che questa settimana ho il turno fino alle tre e quindi non sarei mai riuscita a recarmi alle poste”.
“Non c’è di che, se non si fanno i piaceri ai vicini di casa”.
Un pacco, chissà chi l’ha mandato. Forse la mamma, certo, mi ha spedito qualche vestito. Una scatola rettangolare aspettava davanti alla porta. Era tutta impacchettata con un nastro adesivo marrone. Con una mano Mary aprì la porta spingendo dentro leggermente con il piede il pacco. Guardando l’etichetta si accorse che era stato spedito da Villach, Österreich. Ci sarà senz’altro un errore, pensò Mary, prendendo dal cassetto della cucina una forbice e cominciando a tagliare il nastro isolante. Mentre sollevava il coperchio della scatola, un puzzo incredibile invase le sue narici. Poi, il suo urlo, echeggiò in tutta la casa.

Nessun commento:

Posta un commento